domenica 30 marzo 2008

Come uscire dal Panico e dall'Agorafobia

Abbiamo visto nelle precedenti pagine quali sono i sintomi del panico e dell’agorafobia. Quando un attacco di panico continua a ripresentarsi si soffre di Disturbo da Attacchi di Panico (DAP) e in questo caso i sintomi psicologici diventano costantemente presenti. La persona inizia ad avere paura della paura. Durante le crisi di panico la persona ha paura di morire d’infarto o di impazzire.

Perché un terapia funzioni e quindi modifichi il comportamento è importante intervenire su 3 aspetti:
  • Cognitivo
  • Emozionale
  • Comportamentale.

Gli aspetti cognitivi sono: credenze, idee e pensieri della persona. Le risposte emozionali sono: sudorazione, tachicardia, tensione muscolare, etc. L’aspetto comportamentale invece è ciò che si osserva, cioè l’evitamento o la fuga.
Quando una persona ha una crisi di panico ha dei pensieri disturbanti (cognitivo), attiva intense risposte emozionali e tende ad evitare alcune situazioni. Un buona terapia aiuta il cliente a modificare i tre aspetti. Al termine della terapia non devono più esserci pensieri negativi, ma pensieri competitivi e positivi. Le risposte emozionali devono rientrare nella normalità e non devono essere più presenti evitamento o fuga dalla situazione ansiogena. Se rimangono ancora pensieri negativi o risposte emozionali intense, vi è il rischio che la persona ricada nelle crisi di panico, in quanto non ha realmente imparato a gestire tutti gli aspetti legati all’ansia.

La durata di una terapia per un disturbo da attacco di panico è di alcune settimane. In circa due/tre mesi la persona può essere in grado di gestire gli attacchi e di non averne più paura. Diventa come immunizzato. Sa come affrontarli e come controllare i propri pensieri. Il pensiero iniziale: “Speriamo che non mi venga una crisi di panico” diventa: “Venga pure io so come affrontarla”.

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