La qualità delle nostre relazioni è determinata dal tipo di attaccamento che si instaura con la “figura di attaccamento”. Il sistema motivazionale dell’attaccamento è un sistema biologicamente preordinato a ricercare la vicinanza delle figure di protezione e di accudimento. E’ attivo sin dalla nascita, e collegato a questo è il sistema motivazionale dell’esplorazione che spinge verso la conoscenza del mondo.
Gli stili di attaccamento più diffusi e conosciuti sono tre: sicuro, evitante e resistente alla separazione.
Quando non vi è la certezza che la figura di attaccamento sia disponibile a rispondere ad una richiesta di aiuto si può sviluppare un legame insicuro ansioso-resistente, cioè resistente alla separazione.. Questo stile relazionale è favorito da una figura di attaccamento che è disponibile solo in alcune occasioni o che di frequente si allontana e rimane separata dal piccolo o che lo minacciano di abbandono, vero o presunto, come mezzo coercitivo. Solitamente la madre tende ad essere iperprotettiva, inibendo di fato l’attività esplorativa del figlio o imprevedibile presentando comportamenti discontinui nelle sue risposte alle richieste del bambino, alternando momenti in cui lo accudisce a momenti in cui mostra insensibilità alle suoi bisogni. Il bambino si sente incerto, esitante nell’esplorare il mondo ed è incline all’ansia da separazione e mostra difficoltà a consolarsi al ritorno della figura di attaccamento, continuando a piangere per lungo tempo.
I tratti che maggiormente caratterizzano questo stile di attaccamento sono: insicurezza nell’esplorazione del mondo, convinzione di non essere adeguatamente amabile, incapacità di sopportare distacchi prolungati, ansia di abbandono, sfiducia nelle proprie capacità, tendenza alla dipendenza dagli altri, tendenza a segnalare eccessivamente i propri bisogni e le proprie debolezze allo scopo di attirare maggiormente l’attenzione su di sé per aumentare la probabilità che la figura di attaccamento si avvicini, dia sostegno e continui a darlo nel tempo.
domenica 25 gennaio 2009
mercoledì 7 gennaio 2009
La Teoria dell'Attaccamento
Secondo la teoria dell’attaccamento di Bowlby, una delle più accreditate e scientificamente fondate teorie psicologiche, lo stile di relazione che un bambino sviluppa dalla nascita in poi dipende in grande parte dal modo in cui i genitori (o altre figure di riferimento) interagiscono con lui. In particolare, la qualità delle nostre relazioni è determinata dal tipo di attaccamento che si instaura con la “figura di attaccamento”.
Bowlby descrive il comportamento di attaccamento come “quella forma di comportamento che si manifesta in una persona che consegue o mantiene una prossimità nei confronti di un’altra, chiaramente identificata, ritenuta in grado di affrontare il mondo in modo adeguato. Questo comportamento diventa evidente ogni volta che la persona è spaventata, affaticata o malata e si attenua quando si ricevono conforto e cure”.
L’attaccamento è parte integrante del comportamento umano “dalla culla alla tomba” ed è destinato a rimanere relativamente stabile durante lo sviluppo. L’uomo possiede dei sistemi motivazionali, a base innata, che guidano i comportamenti verso il raggiungimento di determinati scopi necessari alla propria sopravvivenza.
Una di questi sistemi è quello dell’attaccamento, il cui scopo sarebbe quello di garantire e mantenere la vicinanza e la protezione della figura di attaccamento. Il suo complementare è il sistema di accudimento, che, attivandosi nell’adulto, renderebbe disponibile la figura di attaccamento alla protezione e alla difesa dalle minacce ambientali.
Attraverso l’esperienza di ripetute relazioni con le figure di attaccamento il bambino consolida un insieme di memorie di relazione, che veicolano i significati che ha imparato ad attribuire alle emozioni di attaccamento, alle risposte dell’altro ed alle aspettative su ciò che seguirà a tali iniziali risposte. A seconda, quindi, delle risposte (positive o negative) delle figure di attaccamento alla richiesta di cure e protezione, si svilupperà un tipo di legame affettivo piuttosto che un altro. Il tipo di legame e le relative memorie del legame finiscono per imbrigliare entro percorsi obbligatori la lettura del mondo e delle relazioni da parte dell’individuo. La ricerca scientifica ha dimostrato l’esistenza di quattro generali tipi di attaccamento: uno sicuro, gli altri insicuri (evitante, ambivalente e disorganizzato). Va da sé che il tipo insicuro, generalmente è il legame di attaccamento che predispone allo sviluppo di problemi emotivi e psicologici. Nei prossimi articoli ne approfondiremo le caratteristiche salienti.
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