giovedì 6 novembre 2008

Le trappole emotive dell'Abbandono e della Sfiducia



Continuiamo l'esplorazione delle “trappole emotive”, la cui origine e sviluppo è stata descritta in articoli precedenti.
Ricordo che “vivere in una trappola emotiva” è come finire all’interno di ripetitivi modi di pensare, di sentire, di comportarsi e di relazionarsi con se stessi e gli altri, tali da compromettere importanti aree del funzionamento affettivo, lavorativo e sociale.

Quando la mancanza di sicurezza fisica e psicologica viene a mancare nell’ambiente familiare e sociale in cui si è vissuti possono formarsi le trappole dell’Abbandono/Instabilità e/o della Sfiducia/Abuso.
In questi casi una o più esperienze di separazione e rifiuto, realmente provate o intensamente percepite nell'infanzia, sin dai primi mesi di vita, possono sviluppare nell'individuo l'aspettativa secondo la quale non è possibile prevedere se i propri bisogni di sicurezza, protezione, stabilità, cure, empatia, condivisione emotiva, accettazione e rispetto saranno soddisfatti o meno.
In genere, la famiglia d'origine è fredda, distaccata, rifiutante, non disponibile, isolata, esplosiva, imprevedibile o abusante. I genitori non sono disponibili in modo prevedibile, sia fisicamente, sia psicologicamente; i maltrattamenti e liti superano la norma; lutti e abbandoni sono prolungati. Minacce di abbandono e abuso possono derivare dalle persone su cui il bambino conta di più, che dovrebbero proteggerlo e prendersi cura di lui.
Le sensazioni che qualcosa di brutto possa accedere da un momento all’altro (instabilità), che non ci si sente al sicuro, la paura che chi si ama posa far loro del male o lasciarli, il senso di vulnerabilità e fragilità, sono le più comuni. Così come stati d’animo intensi e instabili e comportamenti impulsivi e autolesionistici. Da adulti chi ha queste trappole può sviluppare una forte dipendenza e attrazione dall’instabilità.

Cadere nell'Abbandono/Instabilità significa arrovellarsi o essere dominati dall'idea che le persone vi lasceranno e finirete col rimanere soli, senza legami affettivi; perché le persone che secondo voi dovrebbero garantire supporto e presenza sono percepite come instabili o imprevedibili. Oppure vengono sentite come incapaci di fornire supporto emotivo, presenza, forza o aiuto pratico in maniera continuativa, in quanto emotivamente instabili e imprevedibili (per es.: possono manifestare degli scoppi di rabbia), inaffidabili o presenti in maniera discontinua, perché in fin di vita, o perché vi abbandoneranno per qualcuno migliore di voi.
Le persone in preda alla Sfiducia/Abuso, invece, si aspettano che gli altri le facciano del male o commettano abusi nei loro confronti: le imbroglino, mentano, manipolino, umilino, le costringano a subire maltrattamenti o che in qualche modo si approfittino di loro. Hanno diffidenza nei confronti delle intenzioni altrui; temono che le persone amate le tradiscano; tengono una distanza di protezione, evitando le relazioni o intrattenendo solo relazioni superficiali, se non con persone che le trattano male, per poi provare rabbia e desiderio di vendetta.
In genere, implica la percezione del danno subito come intenzionalmente procurato dagli altri o come conseguenza di una negligenza ingiustificata. Può comprendere la sensazione di sentirsi sempre "fregati" dagli altri o di ottenere sempre "la fetta più piccola della torta".

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