mercoledì 16 luglio 2008

Il trattamento dell'obesità

L’obesità è un disturbo complesso generato dall’interazione tra fattori genetici e ambientali. Non esiste una teoria univoca e chiara che spieghi come e perché si sviluppa questo problema, ma aspetti sociali, comportamentali, culturali, fisiologici, metabolici e fattori genetici concorrono globalmente a determinarla. Oggi l’attenzione rivolta a questo problema da parte degli specialisti e la ricerca di metodi di trattamento efficaci è in costante aumento.

Negli ultimi anni, infatti, le ricerche evidenziano un aumento degli individui in sovrappeso del 25%. Inoltre, si considera che circa 4 milioni di persone siano obesi. Nonostante il problema tocchi prevalentemente le persone intorno ai cinquant'anni, le ricerche svolte in tutto il mondo sono sempre più concordi nel sottolineare l’alta incidenza nella popolazione infantile di bambini in sovrappeso. In Italia, dati Istat indicano che il 35,9% dei bambini di dieci anni e il 30% delle bambine sono in sovrappeso. In generale, circa 14 milioni di italiani sono in sovrappeso. Secondo la comunità scientifica l’obesità è definita da un indice di massa corporea BMI > = 30 chili al metro quadrato, mentre il sovrappeso è tra 25 e 29,9. Il BMI si calcola dividendo il peso in chili per l’altezza (espressa in metri al quadrato: kg/(m)2.

E’ importante trattare l’obesità mediante un approccio multidimensionale: la combinazione di una dieta modificata, l’aumento dell’attività fisica controllata e la terapia comportamentale è risultata efficace. (National Institute of Health e National Heart, Lung and Blood Institute North American Association for the Study of Obesity; WHO). Questi tre interventi paralleli e integrati sono stati delineati attraverso precise linee guida; in generale essi prevedono:

  • Terapia dietetica. Il consumo di calorie dovrebbe essere ridotto di 500/1000 calorie al giorno a partire dal livello corrente quotidianamente assunto. La maggior parte delle persone obese e sovrappeso dovrebbe adottare aggiustamenti alimentari a lungo termine per ridurre l’introito calorico. La terapia dietetica include specifiche e scientifiche istruzioni per modificare la dieta corrente della persona per raggiungere l’obiettivo.
  • Attività fisica. L’attività fisica ha benefici sia diretti sia indiretti. Aumentare l’attività fisica è importante per ottimizzare la perdita di peso, perché aumenta il dispendio energetico e gioca un ruolo integrante nel mantenimento del peso. Inoltre riduce il rischio di malattie cardiache e può aiutare a ridurre il grasso corporeo. Tutti gli adulti dovrebbero pianificare obiettivi a lungo termine che permettano loro di accumulare almeno 30 o più minuti di attività fisica ad intensità moderata per la maggior parte dei giorni della settimana.
  • Terapia cognitivo-comportamentale. L’aggiunta della terapia cognitivo-comportamentale aumenta la motivazione al cambiamento e aiuta a seguire costantemente il programma terapeutico (attività fisica, dieta modificata). Questo tipo di terapia è un complemento utile per l’analisi e la modificazione dell’alimentazione e dell’attività fisica.

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