Come potremmo reagire alla situazione?
Potremmo essere preoccupati, arrabbiati, tristi o anche sollevati.
Come è possibile provare emozioni così diverse per una medesima situazione?
Cerchiamo di esaminare bene tutta la sequenza. Il fatto che l’amico non ci ha chiamato all’ora prefissata è l’evento iniziale, scatenate o attivante la sequenza. Chiamiamo questo evento il punto A della sequenza.
La rabbia è uno dei modi in cui ci siamo sentiti in conseguenza al verificarsi di A, cioè un’emozione. Chiamiamo l’emozione il punto C della sequenza.
Molte persone sono convinte che sia l’evento A a scatenare l’emozione C, ossia che A causi C.
Questo è un modo per spiegare le proprie emozioni: “mi sono arrabbiato, perché non mi ha chiamato!” Ma è un modo impreciso, perchè non chiarisce come sia possibile provare diverse emozioni a causa di situazioni uguali o come persone diverse possano provare emozioni diverse nella stessa situazione. Potremmo infatti dire, allo stesso modo: “Sono triste, perché non mi ha chiamato.”
Dimentichiamo infatti un elemento importante della sequenza: quando ci accade qualcosa, noi pensiamo a quanto accade in un certo modo.
Ad esempio, la telefonata non arriva e ci rattristiamo, perché potremmo pensare: “Si è dimenticato di chiamarmi, non sono un grande amico per lui”.
Oppure ci preoccupiamo: “Come mai non telefona, gli sarà successo qualcosa?”.
O ci arrabbiamo, se pensassimo qualcosa tipo: “Non è così che si fa, è un maleducato!”. Potremmo perfino essere contenti se alla mancata telefonata (l’evento A) pensassimo: “Meno male che non ha telefonato. Non avevo proprio voglia di andare alla festa…”.
Perciò chiamiamo i pensieri il punto B della sequenza, l’elemento che sta in mezzo, tra il punto A, l’evento scatenate e il punto C, le emozioni.
La sequenza A-B-C così sintetizzata è un modo più preciso di spiegare le emozioni che proviamo in un dato momento. Il modello ABC, alla base della psicologia cognitiva, sostiene infatti che le nostre emozioni derivano non tanto da ciò che ci accade, ma dal modo in cui interpretiamo e valutiamo ciò che ci accade.
Ecco perché la spiegazione comune per cui A causerebbe C è inesatta. Per capire le proprie reazioni emotive è necessario andare a vedere cosa è successo al punto B, cioè iniziare a chiedersi quale insieme di pensieri su ciò che è successo è presente nella propria mente.
Questo è il primo passo per aumentare la consapevolezza delle proprie reazioni emotive e comportamentali e per comprendere le specifiche relazioni esistenti tra pensieri e sentimenti che stanno alla base dei problemi psicologici.